juraj sedlacek

Prerogativa di Vysoka oppure spiritus loci

Esprimere gli auguri per il giubileo dei Pellegrinaggi di gioia nel paesino Vysoka nad Uhom, significa guardare, o persino seguire con il respiro sospeso (come lo facciamo con i bambini, scolari o studenti) la crescita e lo sviluppo. Io sono stato attratto da questo luogo tramite le esperienze personali e le esperienze delle persone, affascinate o almeno attratte da qualcosa di nuovo e ancora non conosciuto. Questo è il primo attributo interessante di „spiritus loci“. L’obiettività e l’immediatezza di una giovane persona che anche adesso ora mi sta sussurrando di scrivere solo alcuni aspetti che considero una grande benedizione e dono.

  • I giovani hanno bisogno di fede e di impulsi per la loro crescita personale. Qui possono trovarli in una nuova forma più attraente. Una volta ogni tanto, vivere qualcosa di straordinario e solenne non fa male. Dopo il ritorno a casa possono o persino devono confrontarsi con tutto quello che hanno provato. Il libro delle testimonianze che state tenendo in mano, ne è la prova.
  • Questo posto è costituito soprattutto sulla vita alla preghiera e quella sacramentale, e quindi senza timore di essere differente. Proprio qui, nella comunità, si lascia lo spazio per l’approfondimento della propria vita spirituale. (Molti giovani vogliono vivere pienamente la loro fede, e nei luoghi dove vivono, diventano spesso persone messe dinanzi a prove difficili.)
  • Oltre all’idea speciale della castità, tramite la storia di Anka Kolesarova, possono vivere in questo posto l’universalità della Chiesa. La celebrazione comune dell’Eucaristia, le frequenti visite dei vescovi e di molti sacerdoti, giovani sposi e tanti altri che non esitano (senza insistenza e in modo naturale, mentre molti di loro diventano modelli silenziosi ed autentici!) a testimoniare ed a donare ai pellegrinaggi una linea dinamica, eccellente e necessaria.
  • L’epoca dei media ci offre in maniera raffinata tutto quello che è normale, tutti lo fanno così “. L’aumento astronomico dei partecipanti ai pellegrinaggi, soprattutto nei tempi iniziali, e, in una certa misura, l’omogeneità della loro struttura (l’equilibrio tra la preghiera, le discussioni e il programma sociale divertente) pian piano hanno creato un ambiente, in cui diventa “normale” pregare alcune decine di ore (dal venerdì alla domenica), condividere le proprie osservazioni e i problemi, credere nel vangelo in tutta la sua bellezza, dinamismo, ma anche radicalità. In altre parole, un adolescente, dopo essere tornato dal Pellegrinaggio di gioia capisce che un rapporto puro durante „il fidanzamento“ è possibile, che pregare il suo Dio in ginocchio e con le proprie parole non è solo una questione di poche ragazze ingenue, ma diventa un argomento di decine o centinaia di ragazzi e, che in quel paesino al confine del mondo, dove c’è solo un negozio e un pub, dove le mosche girano e le volpi ti danno la buona notte, può significare – e spesso anche significava in quegli anni – l’inizio della trasformazione dell’uomo.
  • Il Vangelo è un messaggio gaudioso. „Un santo che è triste, è un triste santo. “ (San Filippo Neri) La gioia nel nome del pellegrinaggio è un momento chiave e decisivo che attira il giovane e porta nella sua anima „crediti“ e benefici immutabili. Tutto questo arriva in un momento in cui ancora è duttile e formabile. L’esistenza decennale dei pellegrinaggi insieme a queste parole celebri „Perché l’albero può essere conosciuto dai frutti“ (cfr. Mt 12, 33) è un’autentica identificazione dell’autenticità: a Vysoka molti hanno trovato un compagno di vita e sono uniti non solo nel gruppo o durante l’adorazione sabatina, ma anche nell’educazione dei propri figli nel vivere valori comuni. Non ho dubbi sui frutti di tali famiglie nella Chiesa.
  • Il paesino Vysoka come una „cittadina di giovani“ offre durante gli incontri un’importante esperienza di servizio ed impegno nella Chiesa – animatori, assistenza tecnica, gruppo di preghiera… Tutto questo lascia le tracce – se questo sforzo è ben guidato e correttamente diretto, aumenta la sensibilità verso Dio e porta ad una trasformazione. Un giovane, solo qui scopre di cosa è capace e quale bontà sta nascondendo, poiché è motivato a offrirla immediatamente agli altri.

Stavo tornando in treno da un pellegrinaggio con uno studente universitario di Košice, che ha offerto il suo servizio di tecnico del suono e di assistenza tecnica. Era il suo unico punto di contatto e il motivo per essere presente al pellegrinaggio. Avevano bisogno di lui. Si fidavano nella sua umanità e affidabilità, anche se non era un credente perfetto. Quello che ha visto e sperimentato, è stato il suo primo contatto con il mondo spirituale. Non conosco la sua prossima vita. Dio lo sa. Anche con l’esempio di questo ragazzo e di molti altri che si sono trovati al pellegrinaggio „per coincidenza“ o per accompagnare il loro fidanzato o fidanzata, è evidente la dimensione evangelica, non meno importante, di questo „Progetto di Dio“.

  • A Vysoka è presente la dimensione di pellegrinaggio. Se faccio un lungo viaggio, già il sacrificio stesso e un certo sforzo associato al pellegrinaggio, preparano il mio dentro per l’accettazione di valori e di grazie preziose.
  • Vysoka è un luogo di riconciliazione. L’atmosfera della “castità” invita. Come penitenziere, in diversi pellegrinaggi mi sono reso conto della bellezza del desiderio del giovane per la verità e la bellezza che Dio ha messo dentro di noi. I giovani qui rispondono all’offerta della riconciliazione sacramentale con la sincerità, l’onestà, la determinazione a lavorare su sé stessi.
  • L’apertura alle cose nuove. Gli inizi della comunità di Taizé durante la seconda guerra mondiale al sud della Francia erano molto semplici. Il frate Roger venne in un piccolo villaggio con l’obiettivo di vivere intensamente la comunione con Dio e pregare. Dopo Tra qualche decina di anni, alcuni gruppi di giovani iniziarono ad arrivare in questo posto. Oggi è una comunità di oltre un centinaio di frati che in estate accolgono intorno a sé due-tre mila giovani ogni settimana, da tutta Europa e dal mondo. L’intenzione originale era diversa ma sono stati aperti a cose nuove. In tale ottica, percepisco l’apertura di Vysoka e il suo sviluppo: i Pellegrinaggi di gioia per gli adolescenti sono stati completati dai Pellegrinaggi della maturità, dai Pellegrinaggi delle di famiglie e si stanno preparando per il Pellegrinaggio di trasformazione.
  • Nel seguire Cristo nei vangeli, le persone che sono state colpite dalla sua persona, possiamo vedere alcuni fenomeni interessanti: „Maestro, dove vivi? Venite e vedete! “ (cfr. Giov 1, 38n). L’uomo colpito da Dio ad un tratto cambia i propri piani, la direzione della strada e vuole rimanerci. Non capisce ancora perché, ma vuole andare più in profondità, con il Maestro. L’esistenza della Casetta di Vysoka è, penso, una risposta importante proprio a questo desiderio. L’esperienza non obbligatoria della vita di comunità, la possibilità di impegnarsi più intensamente al servizio e nell’opera a Vysoka è un’opportunità preziosa per conoscere la propria vocazione, per vivere la presenza di Dio e intensificare la sensibilità a Dio, al mondo spirituale ed ai valori. L’atmosfera di accettazione e amore è proprio indispensabile.

Cosa aggiungere. In un numero di PR@SKu (newsletter di Pellegrinaggio di gioia) ho aggiunto questo posto, a quelli più rari per un fatto interessante: Vysoka nad Uhom si trova a soli cinque chilometri e mezzo dal nostro confine orientale tra l’Ucraina e la Slovacchia. Questo significa che il giovane pellegrino vedrà uscire il sole tra i primi della Slovacchia, diciamo con un anticipo di dieci-dodici minuti nei confronti di Bratislava. La liturgia pasquale paragona il Cristo risorto all’alba del sole, alla stella mattutina. Arrivare a Vysoka allora significa ottenere in anticipo, un vantaggio: quello astronomico, ma sono convinto che per le centinaia, forse migliaia dei giovani anche un vantaggio personale e spirituale.

Auguro a questo posto, che in cooperazione con Dio, con le sue grazie, con il tesoro della sua parola e con l’intervento di Anka Kolesarova continui ad essere un posto che ha un suo Spirito, il suo spiritus loci unico ed indelebile. Spiritus Christi.

ThDr. Juraj Sedláček, PhD., cappellano universitario di Trenčín, il 2009

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